A piedi sulla Via Vandelli

Una settimana per percorrere l’antica via che univa Modena a Massa, immersi negli splendidi paesaggi dell’Appennino, della Garfagnana e delle Apuane.

Nel 1738 il Duca di Modena Francesco III d’Este commissiona all’ingegner Domenico Vandelli la costruzione di una strada che unisca Modena a Massa valicando Appennini e Apuane. La “strada ducale” viene terminata tredici anni dopo, ma l’asprezza del terreno nei tratti montani non ne renderà agevole la percorrenza, specie alle carrozze. Anziché diventare quell’importante arteria sognata dal Duca, si trasformerà ben presto in una strada di interesse locale, usata dalla gente del posto, per traffici e scambi di breve portata. Sul finire dell’Ottocento sarà soprattutto “strada di emigranti”, percorsa da coloro che – dalla montagna – s recano sulla costa per imbarcarsi per l’America. Durante l’ultimo conflitto mondiale invece, diventerà corridoio vitale per partigiani, sfollati, e per chi, dal mare, si reca a piedi fin nel modenese per scambiare sale con grano e castagne. Tante storie, dunque (e tante leggende) lungo una via conservatasi a tratti quasi intatta: basti pensare agli imponenti muri a secco sul versante apuano.

Ma percorrere oggi a piedi, la Vandelli non è solo un tuffo nel passato: quel che attende il viaggiatore è una settimana di immersione in paesaggi, architetture, culture, colori e sapori di grande suggestione e di grande fascino, da vivere e scoprire lentamente, al ritmo del proprio passo.

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